mercoledì 5 febbraio 2014

Occhi di bue alla doppia marmellata...il mio "solito" aperitivo della domenica da bambino

I nonni sono una figura centrale nella crescita dei bambini, quasi sempre. La mia infanzia l'ho trascorsa, per la maggior parte del tempo, a casa dei nonni paterni. I miei genitori, lavorando a tempo pieno, mi mandavano in outsourcing a casa di Nonno Giovanni. Ed io non andavo volentieri, di più. Posso dire, senza tema di smentita, che se oggi sono qui a scrivervi, in grossa parte, è per merito di Nonno che mi ha fatto appassionare alla cucina. Giovanni faceva la pasta fresca quasi ogni domenica, anzi, ogni sabato. Eh si, perchè, per metodo, nonno la faceva il giorno prima per farla asciugare a farla diventare molto nervosa. Oltre alla pasta ed alla polenta (altro must!), un ricordo che lego a lui era la colazione della domenica. Alle 11.30, dopo la messa dei piccoli, andavamo, insieme con papà, al bar sotto casa, e, mentre loro gustavano un aperitivo, io, che allora arrivavo a stento al bancone, con aria da adulto ordinavo al ragazzo del bar: "per me il solito, grazie!". Il solito era succo di pera, corretto al latte, ed un enorme occhio di bue. Proprio per le mie domeniche felici da bambino, l'occhio di bue è da sempre uno dei miei biscotti preferiti. Lunedì sera, Chef Valè è tornata a casa con la sparabiscotti, dicendo di averla avuta da una collega che non era soddisfatta. Così, incuriosita se l'era fatta prestare; anche per allenare la sua mira. Non diteglielo, ma l'ho pizzicata che soffiava sulla punta della sparabiscotti, con aria da gangster, dopo essersela poggiata sul braccio, puntando la finestra (la sua anima era pervasa da Gigen). Per fortuna, l'unica cosa che carica la sparabiscotti è la pasta frolla. Sablèe per l'occasione. Purtroppo, l'arma non permetteva, quindi il gangster che alberga in lei, ha sparato a salve. Come utilizzare, la pasta, quindi?! Improvvisamente, ricordandomi dell'aperitivo della domenica, non ci ho pensato due volte: Occhi di bue. Eccoli...



Ingredienti:
  1. 150 g di burro;
  2. 100 g di zucchero a velo;
  3. 45 g di tuorlo;
  4. aroma a scelta;
  5. 225 g di farina
  6. marmellate bio senza zuccheri aggiunti

La caratteristica di questo tipo di frolla è l'alta percentuale di burro (fino al 65% rispetto alla farina); è, quindi, la soluzione ideale per i biscotti.



Nel boccale dell'impastatrice, unire zucchero a velo ed il burro, precedentemente ammorbidito e far amalgamare, a velocità minima con il gancio K, sino ad ottenere una crema liscia.

Aggiungere i tuorli (circa 1,5) e l'aroma. Io ho scelto la vaniglia. Far amalgamare sino ad assorbimento del tuorlo, quindi aggiungere la farina (setacciata).

Come dividere il tuorlo dell'uovo? Non c'è bisogno. Dopo aver eliminato albume, sbattete i tuorli e pesate la quantità desiderata.

Aumentate la velocità e fate andare sino a giungere alla classica consistenza della frolla.

Versare, su una spianatoia leggermente infarinata (1), la vostra sablèe ed impastate - rapidamente - arrivando alla classica palla di impasto.

La frolla non va lavorata molto, altrimenti con il calore delle mani la componete grassa (il burro) scalda eccessivamente, non favorendo l'impastamento.

Avvolgete nella pellicola e fate riposare in frigo per almeno un paio d'ore.

Il riposo è fondamentale. Il burro, raffreddando, compatterà la frolla e questo vi permetterà di stenderla agevolmente.

Dopo questa fase, riprendete il vostro impasto (2), ormai indurito, e, sempre su un piano infarinato, impastatela leggermente. Questo vi permetterà di portarla a temperatura per poterla stendere senza formare le classiche crepe. Mi raccomando, non troppo, altrimenti otterrete il problema inverso, ovvero essendo troppo calda si appiccicherà al piano di lavoro.

Una volta stesa, coppatela con le vostre formine (3-4), e trasferite sulle teglie.

Infornate a 180°, ventilato, per 10 minuti o a 190° per 15-20.

Una volta sfornate (5), fate raffreddare, quindi farcitele con le marmellate (6) (noi arance amare e ciliege), accoppiatele e cospargete di zucchero a velo.



Buona merenda a tutti

11 commenti:

  1. "Nulla di crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma". Proprio vero: i miei biscotti da sparati a coppati. Bravo Clemente sono belli e anche buonissimi. Come faccio a saperlo? dopo che li hai sfornati e sei andato a fare la doccia te ne ho rubati due :-)

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  2. qui ci sono i ladri!!! e ci credo, guarda che roba!

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  3. Più che un grande potenziale ho un grande stomaco. Comunque rubare i biscotti caldi caldi da grande soddisfazione :-)

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  4. Brava non direi visto che non me ne hai portato nemmeno uno stamattina per colazione!!
    Sara

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    1. propongo cambio merci con peperoncino naga morich...ce stai?

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    2. si si ci sto.
      Domani mattina lo scambio
      vedrai come mi ricordo!!!!!!!

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  5. ahahah che ridere! Ordinavi al bar proprio come un adulto consumato ehhh! Un classico l'occhio di bue che veramente è buonissimo. Ciao

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    1. Eh si...quei gesti che ti fanno sembrare "grande"...ad 8 anni...
      ciao

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