venerdì 27 settembre 2013

Ciambelline al vino rosso e nocciole

Oggi cucina fusion. Ma non tra due stili diversi; bensì tra la sapienza popolare e quella culinaria, tipicamente laziali. Un proverbio tipico della mia regione, infatti, per sottolineare che ua situazione è andata a buon fine è il seguente: "finire a tarallucci e vino". I biscotti secchi ed il vino sono uno degli accostamenti migliori della tradizione italiana. I tozzetti toscani ed il vin santo ne sono - forse - l'esempio più alto. La mia proposta sono le ciambelline (o tarallucci) al vino. Ricetta di Zia Anna di Latina (specifico la provenienza perchè ne ho due omonime), leggermente personalizzata. Zia Anna è un'ottima cuoca, ma tra tutto, preferisco i suoi dolci. Ancora oggi, dopo anni di tentativi, non sono riuscito ancora nemmeno ad avvicinarmi alle sue crostate. Tornando alla ricetta di oggi, ricordo che da bambino andavo ghiotto di queste ciambelline che spesso trovavo a casa di nonno Giovanni. La settimana scorsa parlando con mio cugino Massimiliano mi sono tornate in mente ed ho chiesto di fare "spionaggio culinario", trafugando la ricetta dal quaderno di zia, che, invece, è stata molto disponibile e mi ha dato spontamente la sua versione. 



Ricetta di zia Anna (tra parentesi la mia versione):
  1. 500 gr di farina tipo 00 (io ho usato Manitoba);
  2. 150 ml di olio di semi di mais;
  3. 150 gr di zucchero;
  4. 150 ml di vino bianco (io ho usato Negroamaro salentino);
  5. 1 cucchiaio di sambuca (io non l'ho utilizzato);
  6. 1 bustina di lievito;
  7. 1 bustina di vanillina;
  8. 50 gr di granella di nocciole (nella ricetta di zia non c'era);
  9. zucchero semolato qb per la guarnizione finale.

La preparazione è molto rapida. Mettere prima le polveri e le nocciole e poi i liquidi nella bowl del robot da cucina e fate amalgamare con gancio K velocità 2 sino ad ottenere una palla di impasto liscio e compatto (per chi procede a mano zia consiglia la classica tecnica della fontana).

Trasferite sulla tavola cosparsa di un velo di farina, staccate delle palline di impasto, (leggermente più grandi di una noce) ed ottenete dei cordoncini di circa 15 cm, spessore secondo i vostri gusti. Io li ho fatti più grandi del normale ma è la stessa cosa.

Ricongiugete i due lembi di questo cordone per ottenere la classica cimabellina. Ultimo step è quello di passare le ciambelline, da un solo lato, nello zucchero.



Disponete su una teglia con carta da forno e d infornate ad una temperatura di 180°, per circa 30 minuti.

Lasciate raffreddare e servite con un bicchiere dello stesso vino utilizzato nella preparazione.

I consigli del Panda:
  1. utilizzate sempre una superficie infarinata per evitare che il vostro impasto si attacchi e si rompa mentre lo lavorate;
  2. se volete un gusto più deciso io consiglio vino rosso, zia invece ha sempre usato vino bianco e devo dire che anche in quella versione sono deliziose;
  3. se utilizzate come me della frutta secca, evitate di passare anche lo zucchero in superficie.




Il risultato finale







Buon Appetito


2 commenti:

  1. Per quanto non sia amante delle ciambelline al vino.....devo ammettere che ti sono riuscite bene. Bravo Clemente!

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