mercoledì 4 dicembre 2013

Gnocco Fritto: une delizia che fa rima... con amicizia!

Fabio, uno dei miei migliori amici, è di Reggio Emilia. E' un'artista e - tra le altre cose -  è un bravissimo aerografista. Magari qualcuno di voi lo ha già sentito, perchè detiene il record per aver costruito la moto (funzionante) più grande del mondo. Ci siamo conosciuti a Londra nel 2007, eravamo nello stesso residence. Abbiamo subito legato. Siamo la prova vivente che le diversità, se sapute affrontare dal punto di vista culturale, diventano ricchezza per entrambi. Lui è un'artista e mi dice sempre che se vivesse a Roma, passerebbe le giornate per musei. Io replico dicendo che se vivessi in Emilia sarei l'uomo più felice della terra, vista la ricchezza gastronomica di cui gode la sua terra. Diciamo che siamo nati a città invertite. Nel 2010 lo sono andato a trovare, insieme a Chef Valè, ed è stata l'occasione per conoscere la delizia protagonista di oggi: lo gnocco fritto. Era il Giugno 2010. C'era un caldo umido impressionante. Per capirci, vi è mai capitato di vedere attraverso la finestra ed avere la sensazione che il paesaggio ondeggi? Ecco, così! Zanzare che camminavano invece di volare. Un pomeriggio andammo in un parco dove era organizzato un raduno di vespe. Un momento commerciale importante per un'aerografista. Fabio per l'ccasione aerografò su un fianco di una lambretta un'azione di una partita di calcio, scozzese se non erro. Questa. In quell'occasione, nel parco c'era il tipico chioschio delle fiere con tutte le preparazioni autoctone e Fabio, da buon cicerone, ci indirizzò verso lo gnocco, accompagnato da un vassoio kilometrico di salumi e formaggi ed una birra gelata. Ragazzi miei, complice il caldo, vissi un'esperienza ultraterrena; mi innamorai immediatamente di questa ricetta. Fu così che da allora, ogni volta che sentivo Fabio gli chiedievo la ricetta della mamma, Adolfina. La tipica donna emiliana, che fa la pasta fatta in casa la domenica e tutte le altre ricette regionali. In quella visita, provai anche l'erbazzone, che prossimamente vi preparerò. Insomma Aldofina è uno dei miei modelli di cucina. E prima di lei, anche la nonna di Fabio cucinava molto bene. La volta prima che andai, Pasqua 2008, assaggiai i tortelli. Insomma, per farla breve, le donne della famiglia di Fabio sono le mie mamme e nonne adottive in tema di cucina. Un paio di settimane fa, parlavo con Fabio che colse l'occasione per passarmi la mamma, la quale con dovizia di particolari mi ha regalato la ricetta dello gnocco fritto. Ed eccoci qua...lo gnocco fritto di Adolfina...per voi...che aggiungere...bonooooooo....provatelo!

Ingredienti per 15 gnocchi:
  1. 500 gr di farina;
  2. 250 ml di latte intero;
  3. un cucchiaio di strutto;
  4. 1 cucchiaino di sale;
  5. 1/2 cucchiano di bicarbonato;
  6. salumi e formaggi vari;
  7. i l di olio di semi di girasole

L'impasto è molto simile a quello della piadina, cambia solo la percentuale di strutto. In questo caso è decisamente più bassa; l'impasto risulterà, infatti, più consistente.

Molto semplice da realizzare. Se non procedete come da tradizione (a fontana), mettete farina, bicarbonato e sale nel bicchiere del robot (con gancio da impasto), tutto setacciato. Contemporaneamente aggiungete lo strutto ed iniziate, a velocità minima, a far amalgamare gli ingredienti.

Mentre il robot lavora, a filo, incorporate il latte. Non appena avete finito di versarlo, aumentate la velocità e lasciate che l'impasto incordi.

Dopo qualche minuto, noterete che l'impasto si staccherà completamente dalle pareti del robot. 

Lasciate lavorare per un altro minuto, quindi trasferite l'impasto in una ciotola, coprite con un panno e fate riposare per circa due ore in un ambiente tiepido (forno spento va benissimo).

Trascorso questo tempo, stendete su un piano infarinato, fino a raggiungere lo spessore di circa 2-3 mm. 

Rifilate la vostra sfoglia per far sì che diventi regolare. Ricavatene 3 striscie dell'altezza di circa 10 cm.

A questo punto, potete sciegliere la forma. In rete ne trovate diversi; io non ricordando (ahimè) il consiglio di Chef Adolfina, ho creato dei quadrati, più o meno regolari.


le fasi di lavorazione


Non vi resta che friggere. Portate l'olio a temperatura (180° circa) ed iniziate a friggere. Aiutatevi con il ragno (schiumatoia per friggere) ed una forchetta per girare gli gnocchi.

Quando assumeranno il tipico colore dorato, toglietele e fatele riposare qualche minuto su carta assorbente.

Portate in tavola con salumi ed affettati. Io per coerenza regionale ho scelto crescenza e prosciutto.


l'interno dello gnocco

I consigli del Panda:
  1. Adolfina consiglia di stendere utilizzando la sfogliatrice per la pasta in casa; io ho azzardato il metodo classico perchè stendere con il mattarello, quando non si tratta di pasta mi piace di più. Seguendo Adolfina avrete sicuramente uniformità di spessore;
  2. utilizzando come angente lievitante il bicarbonato, l'impasto, nel breve periodo, non subirà enormi variazioni di volume;
  3. quando friggete, prestate attenzione a non superare il punto di fumo dell'olio, altrimenti diventa tossico. In caso, buttatelo e ricominciate. E' meglio perdere 2 euro che intossicarvi;
  4. per capire se l'olio è a temperatura, immergete uno stuzzicadenti; se sfrigola la temperatura è giusta;
  5. quando adagiate gli gnocchi nell'olio vedrete la parte superiore gonfiare in fretta; non appena si forma la tipica cupola, girateli; la parte posteriore sarà dorata al punto giusto. Da questo momento, girate spesso lo gnocco per non farlo bruciare;
  6. salate in superficie lo gnocco prima di farcirlo. In teoria, se condito con marmellate o creme, lo gnocco si presta anche ad essere utilizzato come dolce. Sinceramente, però, la versione salata è la morte sua;

Due modi di mangiarlo; farcendone l'interno oppure sfruttare la superficie. Io consiglio il secondo,
poi piegate e mordete...


Buon Appetito

7 commenti:

  1. Buonooooooo lo gnocco fritto....e quanti ricordi. La fiera a Reggio con Fabio, le vespe di ogni genere..........il caldo umido e le zanzare :-)

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  2. Certo....ma tutta la vita a casa nostra. :-)

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  3. Adoro lo gnocco e fritto e la tua ricetta è impeccabile oltre che ricca di particolari, anch'io uso lo stuzzicadenti per capire se l'olio è alla giusta temperatura :) Ciao.

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  4. Grande Luca, tra tutte le ricette trovate in rete la tua è assolutamente fra quelle più corrispondenti alla tradizione. Va subito provata!

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    1. Grazie Roberta, ma in realtà io non ho fatto che attenermi alle indicazioni della mamma di Fabio...il merito è tutto suo

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